07 Nov Pensavo di saper correre bene… ed invece si impara sempre qualcosa di nuovo!
Da quando nella mia vita è arrivato RUNFEDERUN, non ho più smesso di correre!
A parte gli scherzi e le battute, bisogna dire che ogni giorno si migliora e si scopre qualcosa di nuovo! Io ho scoperto un nuovo modo di correre… anzi diciamo che sto cercando di perfezionarlo… sono ancora all’inizio.
Alla domanda …”ma tu sai correre?” la risposta semplice e sincera è … “Certo… è una cosa così naturale!”
In parte è vero… ma grazie alla tecnologia raggiunta, è possibile migliorare la nostra CORSA! Oggi attraverso 2 video vi mostrerò i cambiamenti e vedremo insieme il mio PRIMA e DOPO.
Eccomi pronta insieme ad ANTONIO ROMANO, FOUNDER & OWNER di Romans Club, per incominciare il nostro lavoro di analisi e cambiamento.
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IL PRIMA
Questo è il video realizzato appena sono arrivata in palestra.
https://www.youtube.com/watch?v=l_hNjwQSiBA
Vediamo come l’appoggio avvenga completamente a carico del tallone, non perpendicolare al corpo ma molto prima della linea ROSSA.
Grazie a delle scarpe ammortizzate non mi è possibile sentire come tutto il mio peso scarichi sul tallone , con una traslocazione del corpo ad arto teso, scaricando l’impatto su altre articolazioni come ginocchio, anca, colonna.
E questo non è bene.
IL DOPO
Questo video è stato realizzato senza scarpe proprio per prendere percezione dell’appoggio del piede con una nuova tecnica di corsa.
https://www.youtube.com/watch?v=xeq_HgiRobo
Infine ho indossato delle nuove scarpe Vivobarefoot senza ammortizzatori , che rievocano una camminata a piede scalzo, ottenendo una corsa corretta senza creare traumi al mio corpo.
https://www.youtube.com/watch?v=5OIo_15R7mg
Vediamo che aumentando la frequenza del passo ( circa 180 appoggi al minuto, bip bip) e utilizzando scarpe Vivobarefoot senza supporti, inconsciamente appoggio il piede esattamente sotto la perpendicolare del baricentro ( linea rossa ), iniziando subito la fase di spinta nella posizione corretta, diminuendo il carico passivo e correndo sempre attivamente e con la giusta frequenza, aumentando l’angolo della gamba di richiamo opposta all’arto in appoggio, rendendo la corsa più ciclica.
… CURIOSO vero… provateci anche voi!