14 Gen Allenarsi con costanza per dormire meglio ogni notte.
Una recentissima RICERCA ha dimostrato il legame che esiste tra QUALITA’ del SONNO e MOVIMENTO.
Dormire più a lungo e meglio, svegliarsi riposati e pieni di energia. Quanto conta l’attività fisica nel raggiungimento di questi obiettivi? Secondo i ricercatori della Northwestern University Feinvery School of Medicine di Chicago MOLTO.
Per dimostrare questa teoria, gli studiosi hanno coinvolto undici donne sedentarie di età compresa tra i 57 e 70 anni in un esperimento durato sedici settimane.
Provate anche voi… io ho provato.
Seguite un programma di allenamento che prevede 30 minuti di attività fisica tre o quattro volte la settimana , tenete un diario e indossate un dispositivo capace di monitorare alcuni utili parametri relativi al sonno, come il tempo necessario per addormentarsi e le ore di riposo effettive. Tipo Flueband della NIKE.
Vedrete che i risultati dimostrato che durante sedici settimane, avrete dormito 46 minuti in più ogni notte.
Questo è utile a tutti coloro che hanno problemi e soffre di disturbi del sonno. A volte si trascura e sottovaluta questa questione , l’attività fisica, se svolta in maniera costante, può davvero migliorare la qualità del sonno e aiutarci ad affrontare ogni giornata con più energia.
Uno studio americano ha svelato una verità interessante: l’attività fisica, se svolta di mattina, aiuta a dormire meglio. Ecco perché.
Ti capita di dormire male la notte? La soluzione per questo problema potrebbe essere più semplice di quello che credi.
Secondo una ricerca realizzata dall’università del Nord Carolina, se desideri migliorare la qualità del tuo sonno devi allenarti o fare attività fisica di mattina.
Lo studio ha coinvolto venti persone che si sono allenate, in giorni separati, alle 7 del mattino, alle 13 e alle 19.
I ricercatori hanno poi monitorato il sonno dei partecipanti e i risultati non hanno lasciato dubbi: coloro che avevano svolto la sessione di allenamento la mattina, dimostravano una migliore qualità del sonno ( quantificata come continuità di ore dormite) rispetto a coloro che avevano svolto attività fisica in orario pomeridiano o serale.
Inoltre i soggetti che avevano svolto esercizio fisico la mattina hanno registrato una quantità di tempo inferiore trascorso nella fase REM, fase in cui l’attività cerebrale è più attiva. Si tratta di un dettaglio non trascurabile perché molte persone si svegliano subito dopo la fase REM, che si può ripetere più volte durante la notte. Questo dimostra, secondo i ricercatori, che l’esercizio fisico è la chiave per dormire meglio.
Un altro studio condotto dalla Brigham Young University (Utah) ha invece esaminato la qualità del sonno di 375 donne, scoprendo una nuova relazione tra sonno e attività fisica.
Più tardi le partecipanti andavano a dormire, più tardi si alzavano e questo portava a svolgere meno attività fisica, producendo come risultato un sonno peggiore.